Inferno e abisso nell'Unità d'Italia

Dopo anni di letture di documenti di archivi di stato ci vorrebbe una rilettura storica successiva al Brigantaggio post unitario di Franco Molfese.
Purtroppo le notizie storiche che ore darò non sono buone, sono peggiori, molto peggiori di quello che tutti noi possiamo immaginare, purtroppo un velenoso miscuglio di tossiche e false ricostruzioni storiche di regime, menzogne, viltà, bassezze umane, arroganza del potere, miscuglio perverso tra destra storica-sinistra-apparati di potere sotterranei e non, enormi interessi economici stranieri Inglesi e Francesi, ma soprattutto infame ignoranza di storici e accademici ha coperto, nascosto, occultato quell'Universo Concentrazionario che fu programmato da feroci e sanguinari lupimannari dopo il 1848 e definitivamente scatenato dopo l'10 maggio 1860.
Se per esempio iniziamo dalla vicenda dei 1500: I documenti ufficiali, i rapporti trasmessi alle autorità parlano di due vapori "Lombardo" e l'altro "Piemonte" se non sbaglio, però, una cosa la ricordo bene: il totale degli uomini imbarcati con il mercenario Garibaldi fu di 1500. Punto.

L'inferno per il meridione non fu, non è piatto o su un unico piano, scende in profondità verso l'abisso. Ha mai sentito di recente, dopo 150 anni c.a., ha mai sentito parlare di trattativa Stato-mafia e dello scagionamento dei referenti?

Questo inferno fu fatto iniziare con la demolizione dello stato sociale del regno delle due Sicilie (ministri che iniziarono: Ricasoli, Sella, Pepoli, De Pretis); con le fucilazioni a tappeto, con la deportazione in massa di civili, uomini, donne, bambini, neonati (la deportazione fu messa in atto dagli heghelisti italiani e da belve feroci meridionali passati per l'Inghilterra come esuli, e non solo loro); con altre forme di deportazione come l'emigrazione di massa per pauperismo indotto, e giu nell'abisso senza fine con la tratta dei minori.
Purtroppo i primi 12/15 anni furono direttamente spalmati di sangue, e il resto degli anni successivi non fu da meno, complice la borghesia meridionale marcia e putrefatta fino al midollo.
Nomi? Settembrini, gli Spaventa Silvio e Beltrando e il loro nipote Benedetto Croce, Pasquale Villari, i Labriola padre e figlio e tantissimi altri...