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Visualizzazione dei post da agosto, 2015

CHI HA MATERIALMENTE RIAPERTO IL MUSEO MARCO EZECHIA LOMBROSO?

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IN ITALIA IL MUSEO DELLA DISCRIMINAZIONE RAZZIALE I responsabili della riapertura del museo, Marco Ezechia Lombroso, un museo contro i principi più elementari del rispetto umano, sono qui elencati. Anche se la responsabilità effettiva va spalmata su diversi soggetti di cui la consapevolezza non è qui che va attribuita, sono loro i responsabili in quanto occupavano a vario titolo posti istituzionali e di governo. Una non facile ricerca ha permesso di risalire ai responsabili nel senso cronologico dei fatti. Senza i documenti e gli atti effettivi manca il riscontro oggettivo delle firme dei soggetti qui menzionati, tuttavia erano loro ad occupare le cariche e le poltrone degli enti coinvolti. Nel 1998, per la prima volta si parlò di atti istituzionali tra università e Regione Piemonte per la riapertura del Museo Marco Ezechia Lombroso, il primo accordo fu stipulato sotto il governo di Romano Prodi, ministro per l'istruzione Giovanni Berlinguer, governatore del Piemonte E. Gh

LETTERA APERTA AL SINDACO DI NAPOLI 2

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Gentile Sindaco di Napoli De Magistris   Non capisco il perchè, non mi risponde alla sua email istituzionale sindaco@comune.napoli.it e chi in rete posta per lei, non risponde all'appello che le ho rivolto. Eppure a guardare il suo sito FB lei (chi per lei) risponde a molti dei commenti (troll) positivi che vengono messi ai suoi post.  Il suo ruolo di primo cittadino impone una risposta anche alle cose meno gradevoli dei suoi supporter, perchè non vuole farsene una ragione della intestazione di due strade di Napoli a due DEPORTATORI di meridionali? Perchè non risponde civilmente al mio appello per la cancellazione dalla toponomastica di queste due strade? Perchè si intestardisce a non voler capire che tenendo queste due strade intestate a due DEPORTATORI è come se in una importante città della Germania avessero intestato due strade a Adolf  Eichmann o Heinrich Luitpold Himmler. Perchè vuole portare con se l'immorale e detestabile comportamento dell'ignavi

25 AGOSTO GIORNO DELLA MEMORIA, IL SUD E' IN VACANZA AL MARE

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25 AGOSTO GIORNATA DELLA MEMORIA  DEI DEPORTATI CIVILI del RISORGIMENTO IL SUD IGNORA, E' IN VACANZA AL MARE LO STATO ITALIANO  155 ANNI  DI MENZOGNE 152° anno dalla approvazione in parlamento del Regolamento di Attuazione della legge Pica sulla repressione al brigantaggio e la vergogna della deportazione al domicilio coatto 70 anni prima del nazismo.  SIAMO STATI I PRIMI A SCOPRIRE LA DEPORTAZIONE RAZZIALE DEI RISORGIMENTALI   MAI PIU' DEPORTATI   Il 25 agosto è il giorno della memoria per gli italiani deportati VITTORIO EMANUELE II PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE RE D'ITALIA Veduto l'art. 5 della Legge 15 agosto 1863; Sulla proposizione del Ministro dell'Interno: Abbiamo determinato e determiniamo Articolo unico. Per l'esecuzione dell'art. 5 della Legge 15 agosto 1863 è approvato l'annesso Regolamento vidimato d'ordine Nostro dal Minist

ITALIA IL 15 AGOSTO GIORNO DELLA MEMORIA (2).

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      IL 15 AGOSTO GIORNO DELLA MEMORIA (2). RICORRE L'APPROVAZIONE DELLA LEGGE 1409 (detta Legge Pica), È IL GIORNO DELLA MEMORIA PER LE MIGLIAIA (stimati per difetto tra 40.000/60.000) DI CIVILI MERIDIONALI  DEPORTATI DAI PRIMI GOVERNI NAZIONALI E DA VITTORIO EMANUELE II RE D'ITALIA CON L'ART. 5 DELLA LEGGE PICA. L'infamia, taciuta da tutti, del "domicilio coatto" da uno a due anni e oltre nei "luoghi di relegazione"... Gli eroici patrioti risorgimentali che deportarono al nord migliaia di civili meridionali, uomini, donne e bambini per spezzare la resistenza delle popolazioni civili che si opposero reagendo e resistendo alla occupazione militare dell'esercito italiano. DEPORTATORI per la retorica unificazione della nazione. Perché sono stati oscurati e dimenticati da tutti i governi, 40.000/60.000 deportati civili uomini, donne, bambini dal meridione in "luoghi di relegazione" al nord, 70 anni prima del nazismo? I molt

ITALIA 15 agosto giorno della memoria (1)

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IL 15 AGOSTO GIORNO DELLA MEMORIA (1). RICORRE L'APPROVAZIONE DELLA LEGGE 1409 (detta Legge Pica), È IL GIORNO DELLA MEMORIA PER LE MIGLIAIA (stimati per difetto tra 15.000/18.000) DI CIVILI FUCILATI MERIDIONALI DAI PRIMI GOVERNI NAZIONALI E DA VITTORIO EMANUELE II RE D'ITALIA. Come avete fatto a dimenticare i civili morti per fucilazione?  I molti movimenti meridionalisti hanno promosso la rievocazione dei fatti con il giorno della memoria?

LETTERA APERTA AL SINDACO DI NAPOLI (NON DIA RETTA AI PRESUMPTOUS)

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Lettera aperta al sig. Sindaco di Napoli De Magistris Non dia retta ai presuntuosi. All'inizio di questa mia avventura ho commentato un articolo di una rivista web sulla solita prosopopea delle falsità che vengono formulate, scopiazzate e riproposte da storici prezzolati, pseudo storici, e i molto schiavi del potere che scribacchiano scopiazzando in giro tra la pubblicistica e la saggistica sull'unita d'Italia, sul brigantaggio e sul meridione post unitario.  Quasi un anno dopo ho trovato un commento (di molti mesi prima) non richiesto, inopportuno, fuori luogo, presupponente e piuttosto presuntuoso, come spesso accade. Non era necessario rispondere. Su questi argomenti e sulla loro strumentalizzazione si sono costruite intere identitá mediatiche, questi soggetti esistono solo perché esistono i "social", senza internet non esisterebbero. Oggi si intravedono scopiazzature e auto attribuzioni di questi soggetti incapaci di avere idee che scrivono

Perché la città di Napoli ha nella toponomastica stradale questi due nomi Spaventa e Pica?

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La città di Napoli ha avuto in eredità dai risorgimentali due strade con nomi dei DEPORTATORI: 1) Silvio Spaventa ideò il piano di deportazione e l'attuò per la DEPORTAZIONE DI CIVILI da segretario degli interni nel governo Minghetti, ministro Peruzzi. Silvio spaventa nominò personalmente, uno per uno, i guardiani dei posti detti di "relegazione" di civili del sud (Sez. IV, Div. VII min. Interno). 2) Giuseppe Pica fu fatto figurare come proponente della legge di repressione di cui porta il nome, entrambi "esuli napoletani" graziati con l'esilio, approdati insieme ad altri in Inghilterra e rispediti in Italia con missioni repressive.           Perché la città di Napoli ha nella toponomastica stradale questi due nomi?

BECERA IGNORANZA DEI MINISTRI ITALIANI?

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CANCELLATA LA CULTURA LETTERARIA MERIDIONALE DEL '900 DAI PROGRAMMI MINISTERIALI PER L'INSEGNAMENTO A SCUOLA. Tolti dal 2010 i poeti meridionali dall'insegnamento scolastico. Dalla Corriere del Mezzogiorno: IL DOCUMENTO -  La decisione è stata presa nel silenzio generale, e messa nero su bianco, nel 2010 da una commissione di esperti nominata dal ministro dell'Istruzione di allora Maristella Gelmini. Il documento ministeriale, partorito nei giorni della riforma, (ancora disponibile sul sito del Ministero dell'Istruzione) appare a tratti ancor più ermetico dei versi di Quasimodo. Ve ne proponiamo solo il titolo per intero: «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all'articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all'articolo 2, commi 1 e 3, del medesim

NICOLA ZITARA. LA CULTURA STORICA A SUD? NON È TUTTO ORO QUELLO CHE LUCCICA

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Interessantissima intervista Rilasciata da Lidia Zitara la figlia dello storico Nicola Zitara, interessante perché emergono nelle parole di Lidia, 2/3 anni dopo la morte del padre, le enormi difficoltà ad avere riconosciuto quanto sarebbe stato naturale. http://www.larivieraonline.com/vi-serve-un-san-zitara-invece-del-sanpellegrino Non è solo amarezza che si coglie in queste parole di Lidia, oltre al profondo rispetto per il padre, si coglie la fierezza di chi è consapevole di mille, infiniti, troppi ostacoli che Nicola e la sua famiglia hanno dovuto sopportare. In vita Zitara trovò un sud di storici e accademici distratti dai protagonismi personali di modesti "capo bastone" asserviti dal sistema in senso storico e culturale, delle politiche pedagogiche ministeriali quindi arretrato, trovò un generalizzato diffuso qualunquismo alla "me ne frego", trovò un sud che voltò le spalle a chi raccontava una verità storica senza via di scampo e le condizioni attuali l

25 AGOSTO GIORNATA IN MEMORIA DEI DEPORTATI CIVILI del RISORGIMENTO

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LO STATO ITALIANO  155 ANNI  DI MENZOGNE 25 AGOSTO GIORNATA IN MEMORIA DEI DEPORTATI DI STATO CIVILI ITALIANI NEL RISORGIMENTO IL 25 AGOSTO GIORNATA DELLA MEMORIA DELLA DEPORTAZIONE CIVILE ITALIANA 152° anno dalla approvazione in parlamento del Regolamento di Attuazione della legge Pica sulla repressione al brigantaggio e la vergogna della deportazione al domicilio coatto 70 anni prima del nazismo.   MAI PIU' DEPORTATI   Il 25 agosto è il giorno della memoria per gli italiani deportati VITTORIO EMANUELE II PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE RE D'ITALIA Veduto l'art. 5 della Legge 15 agosto 1863; Sulla proposizione del Ministro dell'Interno: Abbiamo determinato e determiniamo Articolo unico. Per l'esecuzione dell'art. 5 della Legge 15 agosto 1863 è approvato l'annesso Regolamento vidimato d'ordine Nostro dal Ministro Segretario di Stato per gli affar