BECERA IGNORANZA DEI MINISTRI ITALIANI?

CANCELLATA LA CULTURA LETTERARIA MERIDIONALE DEL '900 DAI PROGRAMMI MINISTERIALI PER L'INSEGNAMENTO A SCUOLA.




Tolti dal 2010 i poeti meridionali dall'insegnamento scolastico. Dalla Corriere del Mezzogiorno:

IL DOCUMENTO - La decisione è stata presa nel silenzio generale, e messa nero su bianco, nel 2010 da una commissione di esperti nominata dal ministro dell'Istruzione di allora Maristella Gelmini. Il documento ministeriale, partorito nei giorni della riforma, (ancora disponibile sul sito del Ministero dell'Istruzione) appare a tratti ancor più ermetico dei versi di Quasimodo. Ve ne proponiamo solo il titolo per intero: «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all'articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all'articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento». In pratica sono le linee guida destinate ai docenti per il cosiddetto «curricolo»: serve a definire i fondamentali degli insegnamenti che il Miur (il Ministero dell'istruzione dell'Università e della ricerca scientifica) ritiene strategici per gli studenti delle scuole superiori.

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/arte_e_cultura/2012/19-marzo-2012/poeti-scrittori-meridionali-900-cancellati-programmi-licei-2003739529110.shtml

Quella che sembrava una operazione di becera ignoranza della all'ora ministra Gelmini, quella dell'inesistente tunnel sotterraneo per neutrini che da Ginevra conduce al Gran Sasso, non fu una operazione di becera ignoranza ma peggio. Fu un disegno preordinato di esclusione della cultura letteraria meridionale dal resto del paese, un disegno preciso di "repulisti" da dittatura totalitaria. Ma a ben vedere si è decretato ciò che nei fatti è noto da almeno 50 anni, l'Italia non è mai stata unita. Curiosamente la politica non accenna nessuna contestazione da presunte opposizioni, l'allora presidente della Repubblica di origine "meridionale", Giorgio Napolitano era già troppo vecchio per accorgersi del grave colpo di mano, finì per avallare. La Presunta unità della Nazione non esiste, è una maligna invenzione gravida di menzogne per creare sudditi disuguali non cittadini di pari diritti. La nazione non esiste.

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