PRIMI A RICORDARE IN ITALIA I DEPORTATI CIVILI DAL MERIDIONE IN CAMPI DI CONCENTRAMENTO

 ABSOLUTELY FIRST  
 
 IN ITALY THE CITY HALL ADMINISTRATION AND THE ASSOCIATION 
BAGA JAGA REMEMBER IN A MUSEUM THE HISTORICAL RESEARCH SOURCES

LORETO GIOVANNONE AND MIRIAM COMPAGNINO, FIRST TO DISCOVER DOCUMENT
ABOUT THE PEOPLE DEPORTED IN THE AGE O RISORGIMENTO FROM SOUTH ITALY, FROM 
“REGNO DUE SICILIE” (THE TWO SICILIES) IN THE “CONCENTRATION FIELDS” FROM 1863.

PRIMI IN ASSOLUTO 

IN ITALIA IL COMUNE DI FINALE LIGURE E L'ASSOCIAZIONE BAGA JAGA A RICORDARE IN UN MUSEO GLI SFORZI DI RICERCA STORICA DI
LORETO GIOVANNONE E MIRIAM COMPAGNINO PRIMI A SCOPRIRE I DEPORTATI CIVILI DELL'EX REGNO DELLE DUE SICILIE NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO 
DAL 1863.

La traccia seguita è:
1) DEPORTATI il libro di Loreto Giovannone e Miriam Compagnino;
2) l'articolo comparso nel 2014 sul quaderno n. 9 dell'associazione Celesia finalese.

Riportato e riassunto nel cartello espositivo " piano di deportazione della popolazioni meridionale" un passo del libro DEPORTATI di Giovannone e Compagnino.

È scritto sul comunicato per l'inaugurazione del comune di Finale ligure:

"Nello stesso tempo Finalborgo divenne CITTÀ CARCERARIA: l’ex convento di Santa Caterina, Castel San Giovanni e Castelfranco a Finalmarina si trasformarono in luoghi di detenzione e case di lavoro. Tra i primi internati vi furono diversi deportati dall’ex Regno delle Due Sicilie, secondo le disposizioni della Legge Pica sulla repressione del brigantaggio e della camorra, di pari passo al crescente arrivo di prigionieri destinati a “domicilio coatto” soprattutto a Finalmarina. Successivamente, alla fine del XIX secolo, le prigioni si riempirono di anarchici e socialisti arrestati un po’ ovunque sul territorio nazionale"
PRIMI IN ASSOLUTO IN ITALIA IL COMUNE DI FINALE LIGURE E L'ASSOCIAZIONE BAGA JAGA A RICORDARE IN UN MUSEO GLI SFORZI DI RICERCA STORICA DI
LORETO GIOVANNONE E MIRIAM COMPAGNINO PRIMI A SCOPRIRE I DEPORTATI CIVILI DELL'EX REGNO DELLE DUE SICILIE NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO DAL 1863.

La traccia seguita è:
1) DEPORTATI il libro di Loreto Giovannone e Miriam Compagnino;
2) l'articolo comparso nel 2014 sul quaderno n. 9 dell'associazione Celesia finalese.

Riportato e riassunto nel cartello espositivo " piano di deportazione della popolazioni meridionale" un passo del libro DEPORTATI di Giovannone e Compagnino.

È scritto sul comunicato per l'inaugurazione del comune di Finale ligure:

"Nello stesso tempo Finalborgo divenne CITTÀ CARCERARIA: l’ex convento di Santa Caterina, Castel San Giovanni e Castelfranco a Finalmarina si trasformarono in luoghi di detenzione e case di lavoro. Tra i primi internati vi furono diversi deportati dall’ex Regno delle Due Sicilie, secondo le disposizioni della Legge Pica sulla repressione del brigantaggio e della camorra, di pari passo al crescente arrivo di prigionieri destinati a “domicilio coatto” soprattutto a Finalmarina. Successivamente, alla fine del XIX secolo, le prigioni si riempirono di anarchici e socialisti arrestati un po’ ovunque sul territorio nazionale"

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