PERCHE' LO STATO HA RIAPERTO IL MUSEO LOMBROSO?
LO STATO FINANZIA LA RIAPERTURA (2010) DEL MUSEO LOMBROSO
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"LOMBROSO, Ezechia Marco (detto Cesare). - Terzo dei sei figli di Aronne e di
Zefora Levi, nacque a Verona il 6 nov. 1835, in una famiglia israelita
di stretta osservanza religiosa, le cui condizioni economiche,
inizialmente floride, avevano subito un drastico ridimensionamento a
seguito di errori finanziari"
I
documenti emersi dagli Archivi di Stato e l'analisi dei fatti che ne
segue confermano che la veritá storica é peggiore di
come fino ad ora narrato. Una parte terribile dei fatti storici sono stati abilmente nascosti e ora negati. Dopo il 1860, in seguito all'annessione
militare ideata, pianificata preparata dagli Anglo-Sabaudi, per fare un
nome, sir. James Hudson influente e potente rappresentante in Italia
della politica estera e degli interessi economici Inglesi, sorsero e furono alimentate nella borghesia al potere le pseudo teorie di Marco Ezechia Lombroso. La oligarchia
che ruotó intorno ai Sabaudi si costruì teorie economiche e sociali con
personaggi tenuti ben celati del Risorgimento. Carlo De
Cristoforis, Vincenzo Garelli, Gerolamo Boccardo solo 3 esempi
dell'edonismo di
conquista economica e militare (De Cristoforis, teorico della guerra,
viveva a stretto contatto con gli inglesi fino ad insegnare in una loro
scuola militare in Inghilterra). Felice Cardon un geografo che fu
incaricato di fare un giro perlustrativo su tutte le isole degli
arcipelaghi italiani e terraferma alla ricerca di castelli e fortezze
per relegare deportati, confinati colpiti da provvedimento di polizia, per premiarlo anni dopo fu nominato a
Direttore Generale delle carceri. Il Risorgimento fu una cruenta guerra con invasione-occupazione militare e annessione, il conflitto che scatenarono gli anglo-sabaudi a sud non fu una guerra
tra due eserciti ma alle popolazioni civili del meridione che
resistettero per circa 10 anni alle violenze, ai massacri, alle
trucidazioni, alle rappresaglie alle fucilazioni di massa, agli incendi
appiccati alle abitazioni di civili arsi vivi dall'esercito per
rappresaglia. Alcuni dei paesi degli efferati
eccidi furono: Frassi, Paduli, Montemiletto, Torrecuso, Paupisi, S. Antimo,
Isernia, Castelluccio, Castelsaraceno, Carbone, Latronico e altri paesi distrutti dalle testimonianze di Biagio Cognetti nel libro Pio IX ed il suo secolo, 1868, (p. 429), di S. Marco in Lamis, Viesti, Cotronei, Spinello,
Rignano, Barile, Vico di Palma, Campo di Maiano, Guardia Regia,
Monfalcione, Casalduni, Castellamare.
Documentata
la
ferocia nell'aggressore che attuò la DEPORTAZIONE,
organizzata e
pianificata dal ministro dell'interno Ubaldino Peruzzi e Silvio
Spaventa. DEPORTAZIONE di popolazione civile (famiglie, uomini, donne,
bambini, lattanti), la società civile, l'allora tessuto connettivo dei
combattenti e della "reazione", i partigiani di allora.
Una parte dei DEPORTATI meridionali furono impiegati nelle miniere di Lipari (per l'estrazione della pomice), all'Elba, in Sardegna (Tortolí, Carloforte, Iglesiente ecc... per i minerali ferro e rame), forse anche nelle miniere della terraferma Toscana. A Ribolla un paesino della provincia di Grosseto il pozzo principale si chiamava "camorrista" una delle quattro imputazioni per cui si finiva deportati, "oziosi, vagabondi, manutengoli di briganti e camorristi". Vanno verificate le documentazioni delle piccole miniere dell'entroterra ligure viste le numerose prigioni sulla costa. Palmaria, la Rocchetta, Finalmarina, Finalborgo, Finalpia, Andora. Nei documenti risultano deportati al nord nelle miniere aurifere del biellese di Sogliano Micca. Biella luogo d'origine della famiglia Lamarmora. Il re Vittorio Emanuele e tutti i governi postunitari, "per grazia di Dio e volontà della nazione", usarono le teorie razziali di Marco Ezechia (Cesare) Lombroso (ufficiale medico dell'esercito Sabaudo), discriminando sulla inferiorità della razza meridionale basando le sue teorie sulla fisiognomica.
I cadaveri dei resistenti furono esposti al lubidrio con le fotografie di militari, di bersaglieri. I cadaveri di reagenti civili furono violati e usati strumentalmente alla propaganda, teste e corpi furono trasportate a Torino dove Marco Ezechia (Cesare Lombroso) sezionó e classificó secondo le teorie sulla razza, teorie che furono finanziate dal re e dai governi 60 anni prima del nazismo.
Una parte dei DEPORTATI meridionali furono impiegati nelle miniere di Lipari (per l'estrazione della pomice), all'Elba, in Sardegna (Tortolí, Carloforte, Iglesiente ecc... per i minerali ferro e rame), forse anche nelle miniere della terraferma Toscana. A Ribolla un paesino della provincia di Grosseto il pozzo principale si chiamava "camorrista" una delle quattro imputazioni per cui si finiva deportati, "oziosi, vagabondi, manutengoli di briganti e camorristi". Vanno verificate le documentazioni delle piccole miniere dell'entroterra ligure viste le numerose prigioni sulla costa. Palmaria, la Rocchetta, Finalmarina, Finalborgo, Finalpia, Andora. Nei documenti risultano deportati al nord nelle miniere aurifere del biellese di Sogliano Micca. Biella luogo d'origine della famiglia Lamarmora. Il re Vittorio Emanuele e tutti i governi postunitari, "per grazia di Dio e volontà della nazione", usarono le teorie razziali di Marco Ezechia (Cesare) Lombroso (ufficiale medico dell'esercito Sabaudo), discriminando sulla inferiorità della razza meridionale basando le sue teorie sulla fisiognomica.
I cadaveri dei resistenti furono esposti al lubidrio con le fotografie di militari, di bersaglieri. I cadaveri di reagenti civili furono violati e usati strumentalmente alla propaganda, teste e corpi furono trasportate a Torino dove Marco Ezechia (Cesare Lombroso) sezionó e classificó secondo le teorie sulla razza, teorie che furono finanziate dal re e dai governi 60 anni prima del nazismo.
I teschi sono ancora esposti dopo la recente riapertura, chi avrà
finanziato i lavori? Perché l'ennesimo oltraggio alla memoria di nostri conterranei? perchè si prosegue nel discrimine?
In rete c'è la possibilità di aderire alla iniziativa NO Lombroso: http://www.nolombroso.org/it/
"Finanziamenti ministeriali e a contributi della
Regione Piemonte (Presidente Mercedes Bresso DS) e della Città di Torino (Sindaco Sergio Chiamparino PD), i lavori mirati a interventi
di restauro degli ambienti e delle collezioni e al riallestimento di tre
settori museali: il Museo di Anatomia e il Museo Lombroso (afferenti al
Museo dell'Uomo), e il Museo della Frutta. Successivamente (2005) il
Provveditorato Regionale alle Opere Pubbliche ha messo a disposizione
importanti risorse per il restauro di locali destinati al Museo Lombroso
e dello scalone monumentale di accesso".
Ministri in carica nel 2001 (primi finananziamenti)
Giovanna Melandri | DS | 21 ottobre 1998 - 22 dicembre 1999 | Governo D'Alema I | |
22 dicembre 1999 - 22 aprile 2000 | Governo D'Alema II | |||
25 aprile 2000 - 11 giugno 2001 | Governo Amato II | |||
Giuliano Urbani | FI | 11 giugno 2001 - 23 aprile 2005 | Governo Berlusconi II |
Ministro in carica nel 2010
Sandro Bondi | PdL | 8 maggio 2008 - 23 marzo 2011 | Governo Berlusconi IV |
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