ITALY - nord e sud


UN PAESE MAI UNITO. IL RAZZISMO DEL NORD OPPOSTO ALLE NOSTALGIE MONARCHICHE DEL SUD.

Giovanni Brera il "figlio legittimo" di quella provincia pavese che aveva interiorizzato la discriminazione razziale del nord per i meridionali nata con l'orrendo lavoro di Marco Ezechia Lombroso nel locale ospedale di Pavia diceva di se: «Il mio vero nome è Giovanni Luigi Brera. Sono nato l'8 settembre 1919 a San Zenone Po, in provincia di Pavia, e cresciuto brado o quasi fra boschi, rive e mollenti (…) mi sono scoperto figlio legittimo del Po». (Gianni Brera)
Icona di un certo nord ignorante e fortemente sottosviluppato che ha assecondato e alimentato volutamente  ideologie votate al darwinismo sociale. 
Gli italiani del nord hanno guardato a sud e continuano a guardare attualmente al meridione come una colonia e si sono nutriti in passato, come oggi, delle componenti discriminatorie contro i meridionali anche quando i meridionali a Torino costruivano automobili per le industrie del nord, quando i meridionali lavoravano nelle scuole del nord insegnando ai loro figli o lavoravano in ambito scolastico come bidelli, applicati di segreteria, nelle mense, ecc...
Gli italiani del nord hanno continuato a praticare il lombrosiano darwinismo sociale anche quando i meridionali hanno invaso tutti i settori del loro apparentemente strutturato ordine sociale, persino negli assessorati comunali di grandi città del nord ed altri ambiti amministrativi degli apparat dello Stato, delle banche e del mondo finanziario.
Non ultimo il calcio, lo sport di stato detto anche "nazionale". Quando tantissimi anni fa Brera, autodefinito "figlio legittimo del Po" andò ad osservare la partita di calcio di serie A, Catanzaro-Juventus, affermò con padana baldanza colonnizzatrice "di atterrare in Katanga".
Gli italiani del nord sono costretti a convivere almeno con il 20% della popolazione di origine meridionale che ha dovuto integrarsi, poi la maggior parte di loro, italiani del nord, non hanno mai smesso di pensare ad un sud "atavico" quindi "arretrato", quindi "delinquente". Quindi al nord non hanno mai abbandonato il discrimine geografico-razzista, si pensano in una società migliore e non è vero, sono atavici, arretrati e delinquenti e inquinati nell'ecosistema come al sud anzi più del sud. 
Gli abitanti del nord continuano a praticare socialmente, economicamente, disumanamente lo stesso darwinismo sociale da 156 anni e il sud nostalgico continua, drammaticamente secondo il rapporto Svimez, a spopolarsi ed impoverire economicamente e socialmente, continuando ad emigrare da una "presunta" sottospecie di patria che in 156 anni ha prodotto 100 milioni di emigrati in tutto il mondo

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