FARO DI RIMINI, DUE SIMONETTI UNA COINCIDENZA, SCOPIAZZATURE E SCARSA INFORMAZIONE! (ilpareredellarchitetto.blogspot.com)

Non so se Guido Simonetti ed Enrica Simonetti si siano mai conosciuti ma credo di no. Entrambi si sono idealmente incontrati su un argomento comune: il faro del porto di Rimini. Guido scrisse negli anni novanta due articoli sull'argomento, Enrica, di recente, ha scritto una guida sui fari dell'Adriatico. 


Guido Simonetti


Nel 1991 e nel 1993 il settimanale riminese Il Ponte pubblicò due articoli a firma di Guido Simonetti sul porto e sul faro riminese. Simonetti scoprì nei documenti di archivio le tracce scritte dell'intervento di Luigi Vanvitelli (giovane architetto 32 enne) e parlò di un progetto per il faro dell'Architetto tra i più rappresentativi del settecento Italiano. Il Simonetti, come molti altri, non fece distinzione tra torre del faro e lanterna, e scrisse "Tuttavia chiunque abbia diretto i lavori alla torre della lanterna, nulla toglie allo straordinario progetto del Vanvitelli, soprattutto perchè essa è stata eretta sulla platea da lui fatta costruire nel 1733", (intendeva il 1735).
Il fortino
alla data 1763-64  risulta sul molo destro una piccola costruzione difensiva contornata da una recinzione fortificata con una sola entrata, non è escluso che le guardie fossero armate di spingarda o altre armi da fuoco. 



Enrica Simonetti
Autrice di una guida dei fari dell'Adriatico pubblicato all'inizio dell'anno 2010. A proposito della presentazione della guida Il Piccolo il 4 gennaio 2010 nel link sotto riportato:


sottotitolato Il Piccolo /Cronaca /Luci sull’Adriatico: storia e storie dei fari che vegliano sul mare, Diego Zandel scriveva riportando l'attribuzione "come quello di Rimini, ad esempio, progettato addirittura dal Vanvitelli"

INCONGRUENZE 
1) Entrambi i due Simonetti fanno l'errore di attribuire a Luigi Vanvitelli il progetto del faro. Allo stato attuale delle conoscenze nei documenti storici non è emerso alcun progetto del faro di Rimini a firma di Vanvitelli. Simonetti Guido che aveva letto i documenti di archivio, con giusta prudenza lo attribuisce in forma dubitativa. Tuttavia l'anno è il 1735 e non il 1733.
2) Nei documenti d'archivio, allo stato attuale, è provato che l'Architetto Luigi Vanvitelli a Rimini diresse prima i lavori di allargamento dei moli del porto, poi la costruzione del Fortino a difesa dello stesso porto. Lavori da lui fatti eseguire dal suo capomastro di fiducia Gio: Batta Banderati.
3) Vista la confusione tra faro e fanale, una considerazione elementare: Il faro ha altezza e ampiezza di segnale di gran lunga maggiore del fanale alla punta del molo che ha la funzione di evitare alle imbarcazioni le collisioni nelle manovre di entrata e uscita dai porti, soprattutto di notte o in caso di nebbia.

CONCLUSIONE  
Ammesso che quanto scritto da Il Piccolo sia esattamente quanto riportato nella guida, tra i due Simonetti vi è una singolare coincidenza di omonimia e di argomento. La formula dubitativa di Guido Simonetti, che si rese conto che non vi erano prove certe di ciò che affermava è un sano esercizio e di esempio (di altri tempi), per non dire cose che poi possono essere facilmente confutate. Quanto affermato da Enrica Simonetti è privo di qualsiasi certezza, tranne lo scopiazzare dal web. Allo stato attuale della ricerca storica è provato che il Fortino di difesa fu costruito sotto la direzione di Vanvitelli, ma non vi è alcuna prova che il Faro di Rimini sia stato progettato da Luigi Vanvitelli.


"NON E' FARINA DEL LORO SACCO"
Scopiazzature senza citare la fonte sia nel libro sui fari di Enrica Simonetti  che nell'articolo-intervista del corrieredibologna

In un recente articolo in rete che riporta il nome di Andrea Rinaldi del 1 agosto 2011 intitolato "Il guardiano del faro finchè il pc non ci sostituirà" (Fonte: corrieredibologna.corriere.it)
 il guardiano del faro di Rimini e il giornalista (uno parla e uno scrive) di Vanvitelli e del faro, nessun accenno alle recenti scoperte frutto di ricerche nell'Archivio di Stato, oggetto di una conferenza tenuta presso l'Archivio di Stato di Rimini, pubblicate oramai da anni:
1) nel libro Luigi Vanvitelli lavori al porto di Rimini;
2) negli articoli comparsi sul settimanale IL PONTE di Rimini a partire dal 1991 (nel 2008 tutta la vicenda è chiarita e pubblicata);
3) nei post di questo blog.

Ciò che viene esposto non è farina del loro sacco e la scarsa intelligenza non gli fa porre la formula dubitativa necessaria perchè manca la prova documentale, il disegno del progetto.


P.S. Per quanto attiene alle notizie storiche accennate da altri, sono confuse e inesatte, la data 1733 è certamente sbagliata, il resto è liberamente tratto o sottratto da altrui scritture e studi. 
Tranne Guido Simonetti, non ce n'è uno che dichiari dove ha letto le informazioni.

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