IL BOOM E NAPOLITANO


 Napolitano sente?

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (Ansa)






Napolitano e il successo dei grillini «Boom? Io ricordo solo quello degli anni 60»     http://www.corriere.it/politica/12_maggio_08/napolitano-non-vedo-boom-grillo_f1760ec0-98f2-11e1-a280-1e18500845d6.shtml 

Napolitano: “5 Stelle? Non vedo il boom”. Grillo: “Vola basso, resto a bocca aperta” http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05/08/napolitano-voto-motivi-riflessione-boom-grillo-vedo/222685/

Il capo dello stato Napolitano non sembra super partes, ancora due giorni fa ha fatto un accorato appello pubblico a continuare l'esperienza del governo Monti dopo le prossime elezioni da lui giudicata positiva, dimostrando di non essere super partes. Esperienza Monti da lui giudicata positiva e dagli ambienti delle banche o finanziari. Gli italiani Monti lo pensano un male necessario per allontanare il precedente governo Berlusconi che aveva portato le casse dello stato a zero ed un paese economicamente in bancarotta. Lo pensano un traghettatore e si augurano che l'esperienza finisca alle prossime elezioni, il prima possibile. 
Poco tempo fa Napolitano stizzito, direi preoccupato, brusco, un po imprudente, affermava di non aver sentito il boom del Movimento 5 Stelle di Grillo. Continuando affermava che l'unico boom che ricordava era quello degli anni sessanta. Dimenticava che  sono moltissimi gli elettori nati dopo gli anni '60, cioè 50 anni dopo. Giovani che grazie alla generazione di politici del suo secolo e a governanti sconsiderati non hanno oggi le prospettive serie e reali per futuro e lavoro, ma hanno una società disastrata e corrotta a tutti i livelli.
Due giorni ci separano dal risultato delle elezioni in Sicilia, lunedì sera sapremo se questo grande vecchio della politica italiana (tutti ricordiamo il suo grigio passato nel PCI sin dai lontanissimi anni '60) sente il boom. Tra meno di due giorni sapremo finalmente se Napolitano ha l'udito oppure è come tutte le persone di una certa età che hanno un udito arrugginito dal trascorrere degli anni. Non è offensivo nei confronti di nessuno se da anziani si tende a perdere l'udito, è una inevitabile conseguenza della maturità. Anche se i rimedi contro l'abbassamento dell'udito nella pubblicità sono consigliati.

Ma la sordità di cui si parla oggi è più una cecità dell'intelligenza e dell'acume politico nei confronti della nazione in basso. La stessa sorda cecità di chi vive nella reggia faraonica a botte di 230 milioni di euro all'anno e non vede cosa succede al proprio paese, al mondo produttivo degli imprenditori, all'impoverimento della classe media, alla società civile, alla propria gente agli anziani con pensioni minime, quando va bene, di 400-500 euro al mese, alla politica indecente e inguardabile, a una intera generazione di giovani destinati già da oggi a non avere futuro.

E' la sordità di chi ha presenziato pontificando mentre in giro per gli apparati dello stato arraffavano e rubavano come meglio potevano, è la sordità di chi non ha prestato ascolto ai più alti organi della magistratura che parlavano di corruzione dilagante, di malaffare, di appropriazione degli apparati dello stato per interessi personali.

Una proposta: non sarebbe male ridurre da 7 a 4 anni la durata della carica della Presidenza della repubblica, 7 anni di inutili proclami sono troppi per chiunque.
Ancora meglio se con riforma costituzionale si abolisse la carica presidenziale, con 230 milioni di euro all'anno si pagherebbero le pensioni di moltissimi "esodati", fatti in un colpo solo dalla Fornero del governo voluto da Napolitano. Sarebbe finalmente una cosa utile e non un danno al paese.

Lunedì sera i risultati elettorali ci diranno quello che sappiamo già: il Presidente della repubblica Napolitano è un signore di una certa superata età, ci sente poco e non sente boom.






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