UNITA' D'ITALIA 2

Gustavo Benso di Cavour/ Generale Garibaldi

Il primo atto che porterà ai complessi fatti storici denominati "Unità d'Italia" si compì nella seduta alla Camera dei Deputati del 4 aprile 1860. In questo giorno si verificò ciò che rappresenta l'inizio di una serie di eventi che realizzarono il disegno perseguito da un insieme di forze che agirono e condizionarono la vita politica parlamentare di quegli anni. Forze che si erano già coalizzate per realizzare con ogni mezzo il disegno "unitario". Gustavo Benso conte di Cavour presentò la elezione del generale Garibaldi alla Camera dei Deputati. La "presentazione" non fu affatto casuale visto i fatti storici che seguirono in quegli anni. La puntualizzazione "Le operazioni sono in perfetta regola; non vi sono ne proteste ne richiami" col senno di poi fanno porre degli interrogativi:
1) La puntualizzazione in perfetta regola intendeva che vi erano operazioni elettive non in regola?
2) La puntualizzazione è così marcata che, con il senno di poi, non sembra frutto di un disegno prestabilito?



http://www.camillocavour.com/galleries/Fotogallery/7/1/

Gustavo Benso di Cavour
"CAVOUR, Gustavo Benso marchese di. - Nacque a Torino il 27 giugno 1806 da Michele e Adele de Sellon. Si formò sotto la guida della nonna Filippina de Sales, della madre e dei precettori di famiglia, l'abate Ferrero, il boemo Joseph Marschall, professore di tedesco e di botanica, e, dal 1822, l'abate Giovanni Frézet. A differenza del fratello minore Camillo, dimostrò fin dall'adolescenza indole studiosa e riflessiva, ma pure instabilità di carattere [...] Eletto alla Camera dei deputati per la IV legislatura (fu poi rieletto fino all'VIII, legislatura) [...] Neppure di fronte agli eventi dell'unificazione nazionale rinunciò al proprio consueto distacco, né al proprio moralismo: intravvide tuttavia con acutezza le conseguenze dell'unità nazionale sul potere temporale dei papi e in genere sulle condizioni religiose dell'Italia. Sfavorevole alla guerra contro l'Austria per motivi umanitari e per timore di più ampi sommovimenti, ritenne giustificato il comportamento di Napoleone III a Villafranca, accolse come "pillola amara", la successiva cessione della Savoia, ma abbracciò poi le tesi unitarie, convinto che ne avrebbero tratto maggior forza le idee liberali in Europa [Alcuni affermano al contrario che dietro le pretese "idee liberali" vi furono il dissesto finanziario del Piemonte e la necessità di annettere nuovi territori, nuovi sudditi, nuove tasse, nuove entrate. Cosa che poi avvenne realmente] Nel 1861 venne aggregato alla facoltà di lettere e filosofia dell'università di Torino. Nel 1862 fu presidente del comitato italiano e poi commissario generale del Regno d'Italia presso l'esposizione internazionale di Londra, di cui preparò una relazione al ministero d'Agricoltura, Industria e Commercio, con la collaborazione di G. De Vincenzi (Londra 1862). Nel 1863 fu vicepresidente della Società italiana d'economia politica".
Garibaldi eletto da Varese Deputato alla Camera

Atti del Parlamento Italiano sessione del 1860

 



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