IANO PLANCO, SIENA E L'ANATOMIA CARTACEA 2°

Iano Planco a Siena e “l'anatomia cartacea” 2


Planco a Siena non perseguì né l'insegnamento scientifico di scuola galileiana né quello morale della scuola bolognese da lui frequentata. I princìpi di Marcello Malpighi per la morale e la modestia perseguiti nel secolo precedente, non ebbero sèguito nell'operato di Planco a Siena. Alle lezioni Planco lesse “Tabulae Anatomicae” di Adam Kulm, unico suo riferimento per l'anatomia. Non interessò a Planco l'insegnamento di Malpighi «Ne’ moderni che hanno auto grido io osservo una morale singolare, stante che vedo le cose loro portate con grandissima modestia; e maneggiando materie controverse, le trattano con tanto decoro e rispetto anche agli altri aversarii [...] Ciò si vede nell’opere di Galileo e nella sua scuola, nel Borelli e de’ suoi seguaci, e nel Bellini» (Risposta apologetica 1689). La morale, la modestia, decoro e rispetto non furono il suo forte.
Adam Kulm e Iano Planco
Fu Girolamo Carli in Intorno a varie toscane e latine operette (p. 215) a scrivere che Planco, nelle sue lezioni, si limitò a tradurre l'opera Tavolae Anatomicae (1732) del Prof. Accademico delle Scienze di Berlino, Johann Adam Kulm, verbo ad verbum, cosa nota nell'ateneo senese. A Bianchi è stata erroneamente attribuita fama di “eclettico scienziato”, “galileiano a metà”, “filosofo”, e una superiorità d'ingegno per “l'insegnamento [all'Università di Siena] soprattutto sulla dissezione dei cadaveri, metodo che lo mise in polemica coi sostenitori di una anatomia teorica”. Fu Lettore non Tagliatore e nella trascrizione delle lezioni è assente qualsiasi riferimento alla pratica anatomica di scuola bolognese. La “anatomia teorica” unita alla “anatomia cartacea” senese, appaiono una invenzione.
La conoscenza medico-scientifica in Toscana aveva i suoi capisaldi nei luminari Francesco Redi e Lorenzo Bellini entrambi galileiani. A Siena La tradizione della Notomia all'ospedale di Siena nell'ultimo secolo ebbe protagonisti nel seguente ordine cronologico: Girolamo Minetti (1600/01), Proto Casolani (1612), Jacomo Sansedoni (1627), Pietro Paolo Minetti (1644), Carlo Trapani (1664), Giovan Battista Teodori (1678), Giovan Calvisio Calvisi (1688), Flaminio Pinelli (1715). Nella seconda metà del 1600 fu istituito il gabinetto anatomico all'Università”. (Prof. Francesca Vannozzi, L'Anatomia Senese).
Il confronto tra le trascrizioni delle Lezioni d'Anatomia di Planco con le Tabulae Anatomicae di Adam Kulm (prima edizione 1732), evidenzia vistose similitudini. Il richiamo storico agli autori Anatomici stranieri vi è riassunto, gli argomenti trattati sono gli stessi, con lo stesso ordine cronologico. Ad un primo confronto Tabulae Anatomicae è un trattato di anatomia, Lezioni d'Anatomia è una trascrizione per sommi capi. Il confronto fatto sull'indice dei due testi sorprende per la perfetta rispondenza, per altro ammessa da Planco in un secondo tempo.
Lascia increduli che Bianchi nell'insegnamento nel Teatro Anatomico dell'ospedale di S. Maria della Scala si limitasse alla traduzione dal latino di Tabulae Anatomicae di Kulm. Finì nel praticare quella vituperata anatomia cartacea dal testo di Kulm che Francesco Naldini trascriveva sotto dettatura di Bianchi. Si è reso necessario un primo sommario confronto tra le Lezioni Anatomiche Planco e Tabulae Anatomicae di Kulm su un argomento a caso.
 
Adam Kulm
Tabula III. De partibus costitutivi. Partes corpori costitutivae in genere iterum distinguuntur ab anatomics in partes similares seu simplices, & dissimilares, sive compositas:ad partes solidae, quae in ipsa Tabula III recensentur; partibus vero compositas anumerantur omnia viscera, artus & aliae partes, quae ex quibusdam partibus simplicioribus componuntur […] Porro iterum corporis partes vel nobiliores, vel ignobiliores audiunt […] 
2. Nervi, sunt partes albicantes, duriores, elasticae & admodum sensibiles, oriuntur vel ex cerebro, vel ex medulla oblungata, & producunt motus in corpore. 3. Membranae, sunt tenues partes, in latitudinem expansae, alias partes obtegentes.  
4. Tunicae, sunt membranae intortae, varias cavitates constituentes. 
5. Ligamenta, sunt partes membranacea validae, variae figurae & crassitiei, quibus potissimum ossa invicem nectuntur.  
6. Ossa, sunt partes corporis durissimae, rigidae, albae, sensu destitutae & plerunque cavae, quibus reliquae partes molliores innituntur, aut defenduntur. 
7. Cartilagines, sunt partes ossibus analogae, attamen flexiles, lubricae, solidae, & quadantenus pellucidae, ossibus communiter iunctae.  
8. Musculi, sunt partes molles, carnosae, rubicundae, & istrumenta motuum: constat ex meris fibris, nervis & vasculis intertexis, propria membrana tectis, & dividuntnr in vetrem. 
9. Tendines, sunt extremitates muscolorum ligamentosae, validae.  
10. Glandulae, gaudent peculiari quadam sustantia spongiosa, quam contorti nervuli a) vascula b), & ductus excretorius c) componant commi quadam membrana cinctam, variisque secretionibus inservientem.  
11. Vasa, canales, sunt meatus oblungi, conici, membranosi, quibus liquores in corpore vehuntur.
Giovanni Bianchi
Capitolo III. § I. Delle parti che compongono il corpo. Le parti che compongono il corpo sono, o solide o liquide. Le solide sono, o similari, o semplici, o dissimili cioè composte. Alcune parti si dicono nobili altre meno nobili. 
Secondo i Nervi sono parti biancheggianti dure e elastiche, e molto sensitive; i Nervi partono o dal cervello, o dalla spina midolla!  
Terzo, le membrane sono parti sottili distese in larghezza per coprire le altre parti e sono ordinatamente lo strumento del senso.  
4. Le tonache sono membrane ravvolta sotto a produrre diverse cavità o cavi. Tali sono le tonachette degli intestini delle vene delle arterie.  
5. I legamenti sono parti membranose robuste di varia figura e grossezza per li quali principalmente le ossa tra lor restano congiunte.  
6. Le ossa sono le parti più dure del corpo inflessibili bianche prive di senzo, e incavate il più al di dentro. Alle ossa le altre parti più grosse del corpo stanno attaccate ad in esse restate difise [divise]. 
7. Le cartilagini sono parti che hanno analogia con le ossa, ma che sono flessibili, lubriche e alquanto trasparenti, e comunemente sono così giunte con le ossa, nelle quali sovente si trasformano. 
8. Muscoli sono parti molli ancorate, e rubiconde, fatte dalla natura per istrumento del moto. Sono composti […] colì primariamente di fibra carnea, fra i piedi sono nervi vene, e arterie 4 ciascun muscolo è lanbito da una membrana propria. Queste così si dividono in ventre, in caput, in coda. 
9. I tendini che sono le parti esterne dei muscoli e sono parti ligamentose e robusta. 
10. Le glandole sono parti d'una sostanza particolare spugnosa che è composta di nervi, e di vasi attortiglia insieme cinti da una comune membrana [...] 
11. Vasi o canali sono meati bislunghi conici membranosi per mezzo dei quali i liquidi sono portati intorno al nostro corpo. 

La scoperta fatta durante le ricerche attende il confronto puntuale e approfondito sui contenuti dei capitoli, anche per cercare qualche elemento di discontinuità, che stante la vastità degli argomenti anatomici avverrà in seguito. Meglio non giudicare le Lezioni di Planco anche se ad oggi sembrano un plagio del trattato di Kulm, l'operato di Planco anatomico va inquadrato in un contesto dove il concetto di diritto d'autore non esisteva e la prassi diffusa prevedeva lezioni con la lettura di testi. Come già detto Pagliai dettava le lezioni del suo maestro Flaminio Pinelli, Planco dettava Kulm. Entrambi praticavano anatomia cartacea da Lettori della Notomia ma non per questo siamo autorizzati a dargli lo stesso valore di arretratezza che intendeva Galileo con astronomia cartacea. Per Planco Kulm fu una fonte di ispirazione, purtroppo, a suo discapito. Nelle Lezioni manca l'aspettato riferimmento scientifico alla scuola medico-anatomica dell'Università bolognese, a Valsalva e Beccari, di cui forse seguì alcune lezioni. Manca il legame che lo collega a Morgani di cui affermò di essere stato allievo, c'è solo il testo di Kulm, neanche completo, ma niente più.

Commenti

Post popolari in questo blog

TEREDINI 1° (Teredo navalis). La storia delle "Brume" divoratrici di legni in mare nei secoli passati (ilpareredellarchitetto.blogspot.com)

STÉPHANIE COLLET. GLI EUROBOND CHE FECERO L'UNITA' D'ITALIA QUANDO IL REGNO DI NAPOLI ERA COME LA GERMANIA

STORIA O LEGGENDA. LA RETE E' UNA FONTE INESAURIBILE DI NOTIZIE DA VERIFICARE...(ilpareredellarchitetto.blogspot.com)