LETTERA APERTA AL SINDACO DI NAPOLI 3

Gentilissimo Dott. De Magistris

Ha ragione, sono stato intempestivo a scriverle a ridosso del ferragosto, in piene meritate ferie agostane, la email a sindaco@comune.napoli.it che le rammento:

9 agosto 2015

LETTERA APERTA AL SINDACO DI NAPOLI
Gentile Sindaco Dott. De Magistris

La città di Napoli ha avuto in eredità dai risorgimentali due strade con nomi dei DEPORTATORI:
1) Silvio Spaventa ideò il piano di deportazione e l'attuò per la DEPORTAZIONE DI CIVILI da segretario degli interni nel governo Minghetti, ministro Peruzzi. Silvio Spaventa nominò personalmente, uno per uno, i guardiani dei posti detti di "relegazione" di civili del sud dalla Sez. IV, Div. VII min. Interno.
2) Giuseppe Pica fu fatto figurare come proponente della legge di repressione di cui porta il nome, ma il firmatario fu Ubaldino Peruzzi. Spaventa e Pica erano stati entrambi "esuli napoletani" graziati con l'esilio, approdati insieme ad altri in Inghilterra e rispediti in Italia con missioni e mansioni repressive.
Vuole vedere i documenti che lo provano? Sono certo che da Magistrato sa cosa intendo quando le dico vediamo le prove.
Perché la città di Napoli ha nella toponomastica stradale questi due nomi?

Comunque vorrei tranquillizzarla non era un messaggio frutto di una insolazione da calura estiva ma una segnalazione in vista della tragica e ignorata ricorrenza. Ora che le ferie estive stanno per finire, visti gli ultimi colpi di coda della calura estiva di questi giorni, quando avrà modo di visionare e leggere questo 3° appello, troverà disponibilità e sensibilità da parte mia a sollevarla dal peso morale di avere l'intestazione di due strade di Napoli a due deportatori di civili meridionali. Mi faccia contattare dal sui staff.

Bene, sono d'accordo con lei, prima non poteva saperlo, neanche noi lo sapevamo, ma ora non può più dire "io non sapevo". Non lasci sulle sue spalle quest'onta, cambi il nome a queste due strade.